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Donne e Motori son Gioie e…Tenori – 21 Novembre

Giovedì 21 novembre 2024 Teatro “Radar”
ore 21:00

Senza titolo-14

ITALIAN HARMONISTS – Le voci della Scala

in…..“DONNE E MOTORI SON GIOIE E… TENORI”

Centenario dalla morte di Giacomo Puccini

Andrea SEMERARO – tenore
Giorgio TIBONI – tenore
Luca DI GIOIA – tenore
Michele MAURO – tenore
Sandro CHIRI – basso
Jader COSTA – pianoforte

Ricorre nel 2024 il centenario della morte di Giacomo Puccini (22/12/1858 – 29/11/1924) e non poteva mancare un doveroso omaggio al grande Maestro da parte del gruppo Italian Harmonists. Un titolo scanzonato quello del loro recital, che intende unire, nel percorso narrativo del Puccini uomo e compositore, le sue grandi passioni: musica, donne, motori. Le automobili furono lo specchio del suo carattere irrequieto, incessantemente alla ricerca di novità e segno di libertà, autonomia e ricchezza. Le cronache ci dicono che tra il 1901 e il 1924 ne acquistò addirittura quattordici, a partire dalla splendida De Dion Bouton, quando ancora nemmeno il re d’Italia ne possedeva una.
Amava le nuove tecnologie, si interessava dei continui sviluppi della meccanica… e se lo poteva permettere. Del resto, l’automobile è sempre una “lei” e Puccini, che di donne e motori s’intende parecchio, trova naturale ammirare con trasporto l’involucro perfetto della carrozzeria e accarezzare quegli interni trafilati di pelle come se sfiorasse l’incarnato di una donna, o far andare su di giri il motore come se desse voce ai suoi personaggi, Mimì, Manon, Tosca, Butterfly, Turandot, protagoniste dei suoi drammi, elementi imprescindibili di molte delle sue opere, ‘motore’ e anima della vicenda. Il gruppo vocale è composto da quattro tenori, un basso e un pianista, che ci raccontano Puccini in musica e parole, con la maestria e la brillantezza che da sempre li contraddistingue, attraverso una offerta musicale variegata ed inedita.

ITALIAN HARMONISTS – Le voci della Scala

Il progetto di riproporre ai giorni nostri un quintetto di voci maschili armonizzate, accompagnate da un pianoforte, nasce nel 2003 sull’onda di una felice intuizione di Andrea Semeraro. Dopo un avvio artistico incentrato sul repertorio classico, decidono di estendere il proprio repertorio rivisitando alcune tra le più belle canzoni italiane, a cavallo fra gli anni ’30 e ’50. Lo spettacolo “Quando la radio…” procura un susseguirsi di successi e gratificazioni come l’assegnazione del Premio Carosone 2007 e memorabili esibizioni al “Teatro Derby”, alla radio e alla televisione. Successi che si ripetono con “Classicheggiando” nel 2016 e con lo spettacolo “37573 Enricocaruso” nel 2021, a cento anni dalla morte del celebre tenore.
Nel 2024, anno pucciniano, gli ITALIAN HARMONISTS realizzano questo nuovo spettacolo dedicato al compositore lucchese, dove famose e indimenticabili romanze solistiche si inframmezzano ad altri brani operistici, sinfonici e da camera riproposti con originali e nuove armonizzazioni.

Andrea SEMERARO (alla Scala dal 2002)
Talentuoso discendente di una famiglia di musicisti, ha studiato oboe e saxofono, ed è sua “l’illuminazione” artistica che ha dato origine agli Italian Harmonists.
Giorgio TIBONI (alla Scala dal 1996)
La sua rara versatilità vocale gli ha consentito di spaziare dal barocco al musical, passando per i compositori più classici dell’800. Tenore, nel sestetto interpreta la parte del “jolly”.
Luca DI GIOIA (alla Scala dal 2001)
Violinista affermato, ha suonato nelle più importanti orchestre sinfoniche italiane e a 6 edizioni del Festival di Sanremo. A furia di imitare i tenori che sentiva in concerto si è scoperto tenore e si è ritrovato in ruoli d’opera e recital in tutta Italia.
Michele MAURO (alla Scala dal 2012)
Giovanissimo e dal talento indiscutibile, dalla voce piena ai falsetti morbidi e controllati, la voce adamantina ed il corretto “physique du rôle” lo rendono ideale stereotipo del “vero tenore”.
Sandro CHIRI (alla Scala dal 1989)
Inizia come violinista ma la sua voce decisamente non comune gli prospetta da subito scenari differenti. Si ritrova con facilità finalista in vari concorsi internazionali di canto, e in vari ruoli nei teatri italiani ed esteri. Fine musicista, arguto conversatore, ma anche preciso e pignolo, rappresenta la “coscienza” del gruppo. Il vero Basso che ispira e garantisce solidità.
Jader COSTA (alla Scala dal 2000)
Diplomato in pianoforte, organo, composizione, composizione organistica, clavicembalo, strumentazione per banda, musica vocale da camera e altre cose. Scrivere per gli Italian Harmonists
numerosi geniali arrangiamenti. Un Einstein del pentagramma.

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